Italiani fuori casa

Silvia vuole aprire un’osteria a Venezia, vicino al ponte di Rialto, tra giapponesi e gondolieri. Ha la carica giusta per farlo, avrà successo e porterà a casa quell’energia che sembra mancare nel vecchio e lamentoso stivale. Silvia è forte, sveglia da far abbassare la cresta a un gallo, ironica come lo sanno essere i veneti, dolce come chi conosce il valore di un abbraccio quando sei lontano da casa.

Matteo che è già tornato a Reggio Emilia è cresciuto di cinque anni in questi mesi di Australia selvaggia. Vorrebbe smuovere le acque chete del suo paesino impigrito all’ombra di un campanile ormai lontano simbolo di fede e potere. Matteo ha il sangue di un lavoratore ma il cuore di un sognatore e anche se si perdesse a giocare a carte in un bar di campagna io non mi farei sfuggire l’occasione di una mano con lui.

Valentina è una bomba a mano, è una squilla che suona dieci volta all’ora, è una molla carica a pressione, fa l’amore poi litiga poi torna a far l’amore. Salirà su una nave che salpa per isole sconosciute e lontane e un giorno quando Valentina tornerà, perché tornerà, racconterà del mondo che ha visto e del suo mondo interno che finalmente ha capito.

Riccardo è un “nobile” pugliese dagli occhi chiari, dolce come le spezie nei taralli, morbido come una burrata fresca. Parla lento, incerto nel suo inglese, sicuro nei suoi concetti profondi. Riccardo ascolta, è capace di ascoltare e alla fine quando ti guarda è l’unico che di te ha capito tutto e ti accetta per come sei. Non so se tornerà, forse è troppo pacifico per tornare a lottare per un po’ di lavoro.

Jessica è di Varese, è incosciente come una bambina quindi a modo suo è coraggiosa, istintiva, lunatica. Lei più di tutto vuole una famiglia, proprio lei che più di tutti dice di non volerla. Una famiglia centro del suo mondo, una famiglia che è ancora alla base della nostra società, per fortuna.

Simone ride, ride sempre, ride alla toscana. In Australia raccoglie la frutta o fa le pizze e quando lo fa puoi star certo che intorno a lui c’è il buon umore. Simone non so dove andrà, non lo sa nemmeno lui, ma se sentite ridere qua e là tra Prato e Siena forse è lui che è tornato a casa.

Manuela fa l’autostop, Nicole prepara i caffè, Ricky cerca l’uomo perfetto, Roberto ispira sicurezza sempre.
Italiani, italiani fuori casa, non pensavo di trovarvi così.. così belli, così buoni, così carichi.
Sono ottimista, questa Italia la migliorerete anche voi.

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One Response to Italiani fuori casa

  1. Anna Rita

    BELLISSIMI… RAGAZZI ITALIANI

     

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