Io sono Tartaruga

Vado piano e ho la mia casa sulle spalle, alcuni mi chiamano nomade, altri cicloturista, i più viaggiatore. Io sono Tartaruga. Nel mio pedalare senza fretta capisco chi sono, dove vado, perchè mi fermo, capisco da chi arrivo, con chi mi sposto, quando è meglio arrivare, grazie a cosa devo questa fortuna.
C’era il sole quel giorno, la strada era piacevole, curvilinea con allegri dislivelli, a destra i monti, a sinistra il mare, sotto di me anzi insieme a me l’invenzione a 2 ruote di Leonardo Da Vinci, la bicicletta carica della sua casa, attrezzata per girovagare. Solo una leggera brezza e il fruscio delle onde..e la vedo attraversare la strada, anzi incappare dopo un verde prato in una striscia d’asfalto e ho capito subito che era come me, o meglio era me nel regno animale, era Tartaruga.
Non sono solo, anche se a volte mi chiudo in me per isolarmi un po’, più mi muovo e più incontro miei simili. Siamo vagabondi rispettosi seduti su una sella, che guardano da tutte le parti e mai con i paraocchi, carichi in maniera carnevalesca sulle “Bianchi” di tutti i tempi e tutti i colori. Siamo strani, ispiriamo simpatia e ad alcuni invidia, perchè siamo buffi, unici e LIBERI.
Non mi è mai piaciuto far parte di una categoria, non sono calciatore giardiniere o laureato, ancor meno occidentale o libero professionista, ma questa allegra compagnia mi piace e a volte ne prendo a prestito il Titolo: sono Cicloturista, Ciclo-nomade, Viaggiatore in bicicletta.
Io sono Alice, inglese di Manchester, partita 6 mesi fa dopo il matrimonio e questo ciclo-vagare è la mia dolce Honeymoon con Pete. Bionda e raggiante sorrido come un folletto perchè amo il mio uomo che ha la barba lunga come chi ha storia da raccontare.
Io sono Chris, vengo dalle alture austriache, nella mia bici ci sono anche gli sci, le racchette, la picozza e il caschetto da scalatore, perchè dopo aver pedalato scalo le montagne, quelle vere, le più alte, le più difficili, le più emozionanti.
Io sono Mathieu, francese di nascita, turco per adozione, mi muovo in bici con Mathilde che ho appena sposato ad Istanbul. Il Velò per noi è uno dei mezzi per curiosare, ci piace anche il treno o il cassone di un pickup. L’importante è spostarsi piano, per capire di più, tant’è che ci siamo persi in Turchia da più di un anno e come da un labirinto siamo noi a non volerne uscire.
Io sono Manuela, passaporto austriaco e occhi svedesi, ciclo-gironzolo con Jonathan, punto l’Uzbekistan passando per la Georgia. Sono l’unica donna con la bici più carica del mio compagno, ma noi amanti del manubrio siamo tutti uguali, a priori e di principio, uomo e donna, “tartarugo” e tartaruga.
Io sono MaGio, nato a Ravenna e cresciuto in Europa, ho il Cuore in Italia e la mente in India. Mi emoziono pedalando, parlo con gl’occhi e aspetto quel giorno in cui il mio Cuore tornerà da me.
La casa già c’è, ho solo bisogno del suo tocco di donna, per trasformare questo Guscio di Tartaruga in un Mondo d’Amore.

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2 Responses to Io sono Tartaruga

  1. mariella garavini

    che dire, a volte le parole non bastano per ringraziarvi di poter condividere con voi l’emozione che vi da la scoperta del mondo.Continuate a farlo, alla fine del vostro viaggio anche noi avremo occhi diversi per guardare il mondo e gli uomini e le donne che incontreremo.Buona fortuna sempre.

     
  2. cinzia

    Ragazzi,siete magici! come magico è il vostro viaggiare in solitudine, dove non si possono non ritagliare momenti solo per voi. conoscersi bene e capire che cosa veramente si vuole e dove veramente si vuole andare. Strani, simpatia, invidia,buffi, unici,liberi?
    tutte queste cose, con una simpatica e dolce…..invidia

     

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