Chi trova lavoro trova un amico

Inforco la bici, in mano una lista di giardinieri sparsi per la città di Perth, in testa la convinzione di trovare un lavoro. Girovago venticinque o forse trenta chilometri ma ricevo solo risposte negative. Riparto il giorno seguente, ottimista. Pedalo fino a sera. Busso al numero 10 di Seymour street, un labrador abbaia.
Dietro di lui un uomo, quarantadue anni, centottanta centimetri di statura, capelli rossicci, modi gentili, faccia simpatica, titolare di una azienda in franchising: Adri il suo nome. Sbircia il mio curriculum e mi dice di presentarmi all’indomani, la prova nel suo giardino. Mi dice di tagliarmi il ciuffo che porto dietro la testa e poi ride. É un po’ matto e già mi piace.
Lavoriamo insieme nelle zone ricche della città. Case da sogno con aiuole e siepi da curare alla perfezione: il mio pane. Mi trovo a mio agio con Adri e i colleghi che ridono per la mia poca confidenza con l’inglese. Al lavoro con il sorriso, spensierato. Il mezzo che ci accompagna è un fuoristrada con un rimorchio per gli attrezzi e sul portapacchi le tavole da surf. Se ci sono onde ci si tuffa in mare. I venerdì solo mezza giornata e pranzo al pub. Qualche sabato sera armati di muta, pinne e torcia si va a caccia di granchi nel fiume. Tra un giardino e l’altro un giro in go-kart. Tra lo sfalcio di un prato e la potatura di un albero esploriamo i fondali marini e nuotiamo con gli squali, quelli senza denti. La domenica allo stadio per il football australiano. All’alba svegli per una pescata in barca.

Ex manager in banca, Adri ha cambiato vita, ora dice di vivere in un sogno. Gli affari vanno a gonfie vele ed ora ha tempo per sua moglie Angela, i suoi figli Alex e Tobi e per i suoi hobbies. Mi trasmette il suo spirito che non voglio dimenticare. Mi svela i trucchi del mestiere. Mi insegna a dire grazie.

Organizziamo un torneo di golf e un barbecue per salutarci l’ultimo giorno della mia permanenza a Perth. Un saluto senza lacrime perché fra uomini non si piange. Un arrivederci ed una promessa sincera di ricontrarci. Una amicizia nata da una simpatia e dal rispetto reciproco. O forse sarà stato il tempo condiviso e le birre bevute insieme, le risate e le chiacchierate. Una amicizia nata, come nasce un filo d’erba, come nasce un’onda, come nasce una idea, come nasce un sogno.

A presto amico. Thank you.

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